Il Museo
SALA 1
Le origini: (1839 – 1920)
Alexander Parkes, nato a Birmingham nel 1831, fu cresciuto nel culto dell’ideologia dell’invenzione, pur senza aver una formazione scolastica specifica nel campo della chimica e della fisica. Era una condizione abbastanza comune a quel tempo…
SALA 2
L’apporto teorico della scienza dei polimeri: (1920 – 1930)
Fu Hermann Staudinger (1881-1965), direttore dell’istituto di chimica di Friburgo, ad avviare nel 1920 gli studi teorici sulla struttura e le proprietà dei polimeri naturali (cellulosa, isoprene) e sintetici…
SALA 3
Nascono i Termoplastici: (1930 – 1940)
Nel decennio 1930-1940, pesantemente colpito dalla Grande Depressione del 1929, maturano i risultati pratici di decenni di studi di laboratorio e vengono introdotte sul mercato nuove importantissime materie plastiche…
SALA 4
Gli anni della guerra: (1940 – 1950)
Un importante spinta allo sviluppo delle materie plastiche venne durante la Seconda Guerra Mondiale, quando si rese necessario fornire alternative sintetiche a quelle sostanze naturali ( ad. es. la gomma, il lattice o la seta) che scarseggiavano o le cui fonti di approwigionamento venivano boicottate…
SALA 5
1950 – 1960
Contemporaneamente, veniva chiarito negli aspetti essenziali il meccanismo chimico della polimerizzazione e della copolimerizzazione, studi che culmineranno nel 1954 con le scoperte di Karl W. Ziegler e di Giulio Natta sui catalizzatori di polimerizzazione dell’etilene…
SALA 6
Dalle materie plastiche di massa ai tecnopolimeri: (1960 – 1980)
Dopo la scoperta del PVC, del polietilene, delle poliammidi (Nylon), del polistirene, la migliore conoscenza dei meccanismi di polimerizzazione contribuì in questo decennio alla nascita di altri materiali plastici dotati di caratteristiche fisico-meccaniche e di resistenza al calore così elevate da consentire di sostituire i metalli anche in quegli impieghi che un tempo erano considerati di loro esclusiva pertinenza…
SALA 7
1980 a oggi
Il lavoro di ricerca si concentra su progetti orientati al perfezionamento di materiali esistenti, alla sostituzione di petrolio e gas naturale come fonti di materia prima per i polimeri sintetici, all’impiego di nuovi materiali rinforzanti (fibre di carbonio, fibre naturali, nanotubi di carbonio derivati dal Grafene, ecc.) per polimeri e compositi, alla definizione di miscele adatte a generare e conservare l’energia prodotta da fonti rinnovabili, alla riduzione dei consumi di carburante di ogni veicolo prodotto dall’uomo, mediante la riduzione del loro peso totale e la miglior conversione in energia del combustibile utilizzato…