Sala 7
Il lavoro di ricerca si concentra su progetti orientati al perfezionamento di materiali esistenti, alla sostituzione di petrolio e gas naturale come fonti di materia prima per i polimeri sintetici, all’impiego di nuovi materiali rinforzanti (fibre di carbonio, fibre naturali, nanotubi di carbonio derivati dal Grafene, ecc.) per polimeri e compositi, alla definizione di miscele adatte a generare e conservare l’energia prodotta da fonti rinnovabili, alla riduzione dei consumi di carburante di ogni veicolo prodotto dall’uomo, mediante la riduzione del loro peso totale e la miglior conversione in energia del combustibile utilizzato.
Si mettono a punto materiali basati su PLA (acido polilattico) derivato dall’amido del mais, con i quali si estrude un film biodegradabile per i sacchetti a perdere e per fibre per abbigliamento. Tutti prodotti che, in periodi più o meno lunghi, possono essere bio-degradati in discarica.
La brasiliana Braskem, partendo da etanolo ottenuto dalla canna da zucchero, mette a punto polietilene (PE), Polietilentereftalato (PET) e poliidrossibutirrato (PHB) che vengono presto adottati da grandi multinazionali (CocaCola, Heinz, Johnson&Johnson, Nestlé, TetraPack, Pantene) per i loro imballaggi plastici.
I materiali compositi hanno rivoluzionato le tecniche e le attrezzature usate in numerosi sport. Inizialmente utilizzati solo per le vetture di Formula Uno, i compositi sono oggi presenti nella maggior parte delle vetture, a cui conferiscono leggerezza e robustezza, contribuendo a far risparmiare carburante e a ridurre le emissioni di gas nocivi in atmosfera. Il loro uso si è esteso a decine di altre applicazioni nel settore dei trasporti (stradali, navali, aerei e aerospaziali), dello sport e del tempo libero.